mercoledì 25 giugno 2014

25

Sporcò la tela con un gesto essenziale, quasi dovuto, di qualcuno che ha nel cuore l’opera di una vita e può realizzarla con una semplicità indicibile, perché ha tutto stampato davanti agli occhi: una foto in bianco e nero del mondo perfetto.
Schizzò allegramente, vivacemente, di ogni colore, con foga e violenza, ché non poteva sbagliare e si sentiva davvero invincibile.
In quel salotto impolverato e vecchio, risaltava come un gioiello di bigiotteria esasperato il treppiedi  con la tela poggiata sopra.
A dipingere, esaltato e quasi in estasi, un uomo dalle braccia fini e lunghe, qualche traccia di bianco in testa e un paio di occhiali dalla montatura tenuta su con lo scotch.
Era in piedi, davanti alla sua poltrona preferita, con i cuscini bucati e la stoffa consunta.
Era in piedi, barcollante, che dipingeva le visioni di una vita.
Per terra, in un angolo buio, c’era disteso un cadavere, pallido e rigido. Un uomo vestito bene e con il cranio fracassato.
Sangue sparso d’intorno come se fosse scoppiata una bomba: chiazze, schizzi, tracce di trascinamento.
La stanza era intrisa dell’odore di muffa tipico dei luoghi chiusi e di quello di sudore del pittore.
E poi c’era il cadavere.
Un gesto dopo l’altro, una pennellata di seguito a quella precedente, cercava di completare l’incompletabile, come se davvero potesse essere così facile esprimere se stessi e raccontare quello che sta intorno.
Cercava, quasi senza volerlo, la libertà che non aveva mai trovato, e si scatenava su una tela bianca cui dare significato.
Come un dio plasma il suo mondo.
L’uomo sdraiato sul pavimento doveva essere morto già da qualche giorno, e il sangue rappreso che aveva addosso era quasi nero, l’unico colore che il pittore aveva lasciato inutilizzato nel suo flacone ancora integro.
Il mondo intorno al pittore non sarebbe mai cambiato davvero, non grazie a quel dipinto quantomeno.
Ma pensava al mondo, e guardava al suo scarabocchio di colori, e sentiva la vita su quella tela, e già donare un’anima ad un mondo che non ce l’ha, è un capolavoro.
E sapeva farselo bastare.

6 commenti:

  1. Non facile da decifrare: temo però che tu non voglia essere decifrato. Sorprendere, trascinare in una dimensione surreale ... va tutto bene, ma questi frammenti restano mozzati: troppo brevi, a volte la gente vorrebbe capire almeno qualcosa ... perché non ci dai una mano?

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    1. Non c'è tanto da decifrare nel comportamento del personaggio e nelle storie della sua vita. Non c'è sempre una connessione logica e i vari racconti non sono correlati e sono assolutamente troppo brevi: voglio raccontare dei momenti, delle sensazioni, a volte alcune reazioni eccessive.
      Non ci sono risposte perché è evidente che lui non le abbia.
      ed è anche tutto surreale, è vero, perché è esasperato da questo protagonista che non ha freni morali ( e che anzi vive la moralità in una maniera del tutto particolare) e sembra assolutamente inerme e sofferente di fronte a tutto quello che sente.
      L'assenza di un filo logico o di una consequenzialità dovrebbe accrescere il senso di incertezza.
      Non mi dispiace essere decifrato ;)
      Grazie dello spunto :)

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  2. Qui trovo un buon equilibrio tra descrizione azione e concetto emotivo filosofico....a volte in altri incubi che mi sono comunque piaciuti l ultimo aspetto prevale su gli altri....ma e' anche parte di uno stile....non so... me li voglio leggere tutti...comunque scrivi bene nanesi...

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    1. Grazie.
      Si, hai ragione, nei miei racconti succede poco e i personaggi pensano tanto, e negli " incubi" la situazione è ancora più sbilanciata.
      Spero possano piacerti anche gli altri :)

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  3. Hai un grosso potenziale, ma e' questo che vuoi stampare? Anonimo e' lorenzo....

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    1. Ohi bella Lorè :)
      No, non è questo: questi sono racconti che avevo sul computer, scritti qualche anno fa.
      L'altro è un romanzetto ( non troppo corposo credo), con un inizio e una fine. :D ( E un'ambientazione completamente diversa).
      Ti farò sapere.
      Grazie ancora e cerca di farmi leggere qualcosa anche tu :D



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