domenica 18 maggio 2014

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“La signora coniglietta era davvero stanca quel giorno.
Correre da una parte all’altra del mondo per salvare il pianeta dalle più disparate minacce non era certo un compito semplice o rilassante. Ma come si dice, qualcuno deve pur farlo.
Quel giorno almeno, nessun altro si offrì volontario.
Gli attacchi extraterrestri erano comuni come un acquazzone in autunno; i mostri marini spuntavano fuori come i funghi dopo quella stessa pioggia; i dittatori folli che volevano dominare il mondo sembravano essere il cinquantuno per cento dei nascituri.
Per quanto i suoi superpoteri la rendessero immensamente forte e resistente, doveva sempre temere il prossimo scontro, la battaglia successiva, perché i cattivi sembravano diventare sempre più numerosi, determinati ed imbattibili.
Dura la vita della paladina, ma certamente neanche paragonabile a quella che viveva come moglie.
Mille volte più insidiosa e stancante.
Così, come se non fossero bastati i supercattivi, a casa ad aspettarla, ansioso, c’era Chicco, il signor coniglietto, e allora la faccenda si complicava sul serio: trovare ogni sera un modo diverso per cucinare le carote che tanto adorava era un impegno mentale oltre che fisico.
E poi prima di andare a letto c’era da sistemare il disordine creato dal maritino, immaturo, mai cresciuto veramente e sempre troppo giocherellone.
E quanto sarebbe stato utile quel lavoro? Il giorno dopo tutto sarebbe stato magicamente di nuovo in disordine.
Santa pazienza.
Ora si era lavata i dentoni da coniglietta e si era preparata per la notte. Il signor coniglietto l’aspettava nel lettone così che lei potesse trovare il suo lato già caldo ed accogliente. Chicco era davvero dolcissimo, nessuno poteva negarlo.
Si infilò sotto le coperte per il momento che valeva tutta la giornata: il momento delle coccole. Solo il pensiero delle coccole di quel pelosone le dava la forza di arrivare a fine giornata, ed ogni sera quel mascalzone di un coniglio continuava a farle vivere la storia fantastica del loro amore.
Erano instancabili coccoloni. E si sa, una coccola tira l’altra, specie quando si è morbidi e con gli occhioni dolci.
Quindi la tenera buonanotte degli innamorati.
E mentre il signor coniglietto dormiva profondamente, lei non riuscì a prendere sonno a causa del suo russare forte ed insistente. Quanto lo amava...
E la signora coniglietta si preparava ad un’altra durissima giornata.”


Rise divertito e compiaciuto della sua opera.
Parecchio compiaciuto.
Ripose il quaderno ed andò a dormire.

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