giovedì 29 maggio 2014

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“La signora coniglietta, Emily,  indossava un mantello e una calzamaglia aderente, ma non era soltanto grazie a quelli che riusciva ad incutere timore nei cuori dei suoi nemici.
Sapeva sgominarli utilizzando mille e uno trucchetti, saltellando qua e là ad una velocità inimmaginabile, scomparendo alla loro vista per ricomparire loro alle spalle. 

Un fulmine di pelo bianco che schizzava da una parte e dall’altra, pronta a mordere con i suoi dentoni da coniglietta, a tagliare con i suoi artigli affilati.
E non c’era demone, o mostro marino, o alieno mutaforme, o scienziato pazzo, o aspirante dittatore che potessero anche solo avere una speranza di vittoria contro di lei.
Era l’incubo di ogni incubo della terra.
Era la paladina del mondo. Il punto di riferimento per tutti quelli che si trovassero in difficoltà.
Altro che politici d’Egitto. Loro non risolvevano problemi, al massimo li creavano.
E ogni notte pattugliava le strade della sua città, per potere difendere tutto ciò che al mondo c’era di bello.
Perché c’era così poco di bello al mondo che bisognava per forza applicarsi per tutelarlo, visto anche quanto fosse difficile, e anzi quasi impossibile, migliorare lo sbagliato.
Era un impegno che sentiva suo, necessariamente.
La signora coniglietta era un’idealista. Utopica e sognatrice.
E avrebbe fatto qualsiasi cosa per realizzare quei sogni, nonostante già sapesse che sarebbe stato tutto inutile.
Così si cambia il mondo.
Non c’è bisogno di avere un mantello o dei superpoteri.
Anche se fanno comodo, a dirla tutta.
Gli ideali cambiano il mondo.
Emily era invincibile perché faceva sentire la sua voce. Urlava le sue ragioni.
Credeva nei sogni e desiderava vivere su un’isola chiamata Utopia.
I singoli cambiano il mondo.
I singoli fanno le rivoluzioni.
In questo modo la signora coniglietta riusciva a cambiare il mondo.
In questo modo Emily era diventata un’eroina.
Anche se con il doveroso aiuto del suo mantello e delle sue straordinarie capacità.
Potere alle idee, alle parole, ai sogni, ai desideri, alle utopie, alle speranze, agli ideali, alle fedi, alle arti...
Potere  alla rivoluzione.
Così si cambia il mondo, e la signora coniglietta, Emily, lo sapeva bene.”

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